Sassone Tartufi è una delle eccellenze della Calabria che, da semplice hobby, è diventata una delle attività leader nel territorio. Come noto, la mission aziendale è di trasmettere la propria passione e far conoscere la vasta linea di prodotti al tartufo provenienti dalla Calabria ai tanti buongustai sparsi per il globo.
L’ambito riconoscimento
Il Comitato dell’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura di Parigi ha inserito di recente la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia” nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Il riconoscimento ha reso orgoglioso chi, come l’azienda Sassone Tartufi ha fatto della professionalità e della costante ricerca del gusto il proprio marchio di fabbrica.
Il riconoscimento Unesco è infatti il culmine della cooperazione tra il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), la Rappresentanza Permanente Italiana presso l’Unesco e la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
Tartufi, tra tradizione e realtà
Una vasta comunità, distribuita nei diversi territori regionali italiani, che coinvolge in prima battura la coppia cavatore-cane in un rapporto armonico tra il cavatore e la natura che è alla base della trasmissione di conoscenze e tecniche legate alla cerca e cavatura individuate come una pratica sostenibile. Mentre in ambito famigliare è ancora il singolo tartufaio più anziano, nonno o padre, che insegna alle nuove generazioni i segreti, gli accorgimenti, i luoghi e le tecniche della cerca e della cavatura.
Il lavoro dei “trifolai” è una tradizione secolare che riguarda diversi territori in Italia, a cominciare dal più famoso tartufo delle Langhe piemontesi, per poi scendere giù a San Miniato in Toscana, a Norcia in Umbria o ad Acqualagna nelle Marche e anche nella zona di riferimento di Sassone Tartufi in Calabria. Una rete che unisce circa 70mila tartufai, 14 Regioni Italiane e numerosi comuni dell’entroterra.